Disteso VS Frenetico
Tempo disteso VS frenesia
Perché il processo di apprendimento sia fruttuoso ogni esperienza va fatta con un tempo disteso, sereno e rilassato. Deve essere quello giusto per la persona, che gli dia modo di potersi centrare, passo dopo passo, durante il processo e di non esserne vittima.
Forse è scontato, ma da docente non è sempre facile rendersene conto, i tempi sono troppo frenetici: riunioni, preparazione di materiale, compiti da correggere, lamentele, una vita privata che corre sempre veloce; troppa roba.
L’ho capito bene, come una folgorazione, all’inizio del mio percorso di allievo istruttore di Tai Chi, da poco ero passato dall'allenarmi un paio d’ore alla settimana (circa un'ora di allenamento effettivo) a 5/6 ore di allenamento intenso a settimana. Il maggior carico di lavoro sarebbe potuto essere un grosso problema, visti gli impegni e problemi fisici che ciclicamente mi hanno sempre tormentato. E invece... invece questo tempo in più è stata l'occasione per avere tempo per assaporare e lasciarsi andare durante la pratica senza lo spauracchio del tempo. Facendo le cose con calma, lentamente, anche i fastidi fisici se ne sono andati. Sembrava impossibile, ma è diventata una prassi confortevole che ha ridato nuova linfa alla mia pratica e senso a tutti i sacrifici fatti per trovare tempo per andare in palestra.
Con questa esperienza in mente, i miei pensieri alla deriva non possono che naufragare di nuovo sull'esperienza scolastica. Come si fa ad avere tempi distesi a scuola? Il tempo si disperde tra talmente tante cose che per molti non è nemmeno pensabile "prendersi tempo" per fare le cose calma. Scadenze. Obbiettivi didattici. UDA. Programmi che devono incrociarsi tra le varie materie. Eccomesifa?
Personalmente io smetto di preoccuparmi di tutto il contorno. Mi interessa solo la classe, se ne ha bisogno i tempi di distendono. E questo vuol dire che mi prendo tempo anche quando apparentemente non ce n'è… A volte mi prendo molto più tempo del dovuto per una interrogazione perché hanno bisogno di rallentare. O mi sono reso conto di aver corso troppo, quindi rispiegare tutto. Stessa cosa per gli esercizi in classe... trovo tempo per lasciare assimilare e comprendere.
Dirò una banalità, ma bisogna abituarsi a rallentare, a vivere le cose con un ritmo più calmo, senza pensare che il tempo non basterà, ma godendosi quello che si ha a disposizione. Questo ci lascia il tempo, non scontato, di sbagliare.
Se i tempi sono distesi ho tempo per analizzare i miei errori, rifare, riprovare, analizzare per capire dove ho sbagliato. Che questo principio sia applicato alla matematica, alla fisica o al Tai Chi fa poca differenza. Quello disteso è un tempo prezione, perché ci permette di costruire radici solide dove abbiamo il nostro interesse.