Giorno zero

Il giorno zero

Il giorno zero di un nuovo progetto

Ebbene sì, questo è il giorno zero di qualcosa di nuovo, che poi forse è vecchio. Sto ancora indagando, ma certamente so di averne bisogno. Ho bisogno di scrivere. È una necessità che è nata forse prima che iniziassi a fare questo lavoro, un tarlo che mi ha sempre perseguitato: non devo perdere i miei pensieri.

E allora ecco un progetto per raccontare la mia esperienza nella scuola, per non perdere tutte le riflessioni che nascono dal mio essere insegnante ogni momento della giornata e in qualsiasi posto mi trovi.

Il progetto sulla carta è semplice, per 365 giorni, ogni giorno, condividerò su Twitter , su Mastodon  e qui (se là non dovessero starci) le mie riflessioni a tema "insegnamento".

Vale tutto: aneddoti sulle classi, racconti di scelte didattiche, sintonie con il Tai Chi, esperienze di divulgazione e di animazione o pensieri estemporanei... Perché tutto mi aiuta a migliorare come insegnante ed è motivo di riflessione.

Giorno zero

Perché proprio ora?

Perché iniziare a fissare tutte queste riflessioni proprio ora? Perché in realtà non è per nulla un “solo ora”. Cerco di tenere traccia dei miei pensieri e di non perderli più o meno da dieci anni; indicativamente quando ho iniziato a capire che scrivere non mi faceva così schifo.

Rovistando tre le mie vecchie cose mi sono reso conto di aver scritto ovunque, e di continuo: facebook, quadernini sparsi qua e là, il blog, la divulgazione, il tentativo di tenere un diario (per ben 5 anni). Insomma, ho sempre cercato occasioni per raccontare anche se forse non sapevo fino in fondo cosa volessi raccontare.

Sarà un po' il racconto di come cerco di diventare un insegnante migliore, giorno dopo giorno. Per cui, benvenuti a bordo, è il giorno zero. Si comincia!


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