Smarrirsi

Il primo esercizio di scrittura prodotto durante il corso di scrittura creativa del Ponte di Carta . La consegna era di descrivere "la situazione e lo stato d’animo di una persona che si accorge di essersi smarrita in un bosco di montagna sulla via del ritorno all’approssimarsi del crepuscolo."

Pensava di conoscere le montagne come il palmo della propria mano. Con lui, da bambino, aveva esplorato ogni sentiero e bevuto da tutte le fonti che un qualche Santo aveva donato a quei pendii brulli. Insieme avevano dato nome ad ogni nuvola e amato i primi caldi raggi del sole di primavera. Nei boschi, in silenzio, aveva sempre seguito le sue orme, ascoltando e respirando la storia di quella terra che amava e onorava. Era la sua fortezza e la sua roccia: non lo avrebbe mai abbandonato.

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O almeno così aveva sempre pensato; poi però era successo. Quella terra aspra e dura lo aveva portato via: suo nonno non c’era più. Ormai detestava le montagne e i boschi, senza di lui erano solo un vuoto scricchiolare di passi. Le nuvole invece non riusciva ad odiarle: erano candide, delicate e soffici come il volto del suo amato nonno. Le cercava e aveva l’impressione che loro lo chiamassero. Anche oggi, come sempre.

Aveva vagato, perso nel caldo dell’estate, tra i ricordi e un cielo pieno di nuvole. Un passo dopo l’altro era tornato fin dove aveva lasciato le ultime immagini di lui. Un brivido lo ridestò su quella cima dal nome gentile dove lo portava nelle giornate più limpide. Si rese conto di aver sempre guardato, ma di non aver mai visto davvero quei luoghi. Ora aveva capito: non sapeva niente, né di sé, né di quella terra. Aveva fatto ogni sentiero infinite volte, ma senza di lui gli sembrava tutto diverso. Lui era stato i suoi occhi.

C’era un vuoto dentro di lui. Si trovò in un bosco che sentiva essergli appartenuto, ma di cui non ricordava niente. Avrebbe tanto voluto avere il suo passo deciso a tracciargli la via verso casa. La luce del sole era sempre meno calda e il bosco si faceva sempre più fitto. Intorno sentiva solo i propri passi. Oltre gli alberi il cielo si era infiammato del rosso vivo della sera. Bel tempo si spera - pensò accennando un sorriso amaro. Era solo. I rami e i cespugli si facevano sempre più neri. Non aveva nessuno. Anche le nuvole sopra di lui erano sempre più scure. Non sapeva più dove andare.


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Marco Rosciani

Il fisico, l'originale. Insegnante (ci provo), studente (sempre); distratto e al 100% decaffeinato.


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