La caccia

Che la caccia al libro abbia inizio. Ascoli, uno splendido mercatino e… un tetto assolato!

Ecco a voi il racconto della mia prima caccia al libro in un mercatino. Perché sì, sono così nobile da potermi permettere passioni del genere.

feel like a sir

Perché io so’ fisico tra le nuvole!

Scherzi a parte, non sono mai entrato davvero nel tunnel della caccia al libro, ma un paio di volumi mi hanno fomentato... Così ho scoperto quali libri volessi cacciare. Spesso manca l’occasione e il luogo. Spesso, ma non sempre.

Ogni tanto, luogo e occasione, mi arrivano dal mio amico/fratello Chicco (ti prego non odiarmi, questo per me è il tuo vero nome). Questo tizio qua, in tempi non sospetti mi disse:

Se cerchi libri dovresti venire al mercatino di Ascoli! Ne troveresti a tutti i prezzi e lo fanno ogni terza domenica del mese…

pissed

Ti odio!

Come è andata a finire la cosa?! Beh, sono arrivato ad Ascoli nel tardo pomeriggio di un terzo sabato del mese e il primo impatto è stato interessante. Le cittadine come questa (Racconti di Marche ) hanno un fascino davvero molto particolare che non so descrivere, ma che mi trasmette una certa calma. Che bello essere turisti! Con Chicco passiamo il sabato sera tra ping pong, film e altre amenità. In un attimo è già domenica; è già l’ora del mercatino, è già…

12.30 – Tre sveglie e Chicco ancora non si alza mentre io, ovviamente, sono sveglio dalle 9 perché il vecchietto del piano di sopra ha la Tv a tutto volume sintonizzata su Unamattina in famiglia: illegale.

12.31 – Buongiorno principessa!

13.27 – Bancarelle. Inizia la caccia: spostamenti, appostamenti tattici, individuazione delle prede e…

All’inizio giriamo un po’ così, giusto per capire quali potrebbero essere i migliori terreni da esplorare visto che, tra le tante bancarelle, quelle che trattano libri sono parecchie. Poi iniziamo un attacco sistematico, partendo dalle più fornite (ed economiche) fino ad arrivare a quelle che il mio amico sapeva potessero rispondere maggiormente alle mie aspettative… Per lo più si risolve con un nulla di fatto: molti libri, anche di un certo livello, ma niente nel mio campo. Sembrava proprio che questa giornata non sarebbe dovuta andare a buon fine. Solo due bancarelle alla fine.

Prima preda – Indaghiamo i tavoli della prima bancarella: c’erano pezzi di una certa età. Chicco inizia a buttarci un occhio; io invece noto una piccola pila di libri in un angolo della bancarella vicina… Colpo di fortuna! Tutti questi volumi trattano temi tecnico/scientifici. Uno solo mi conquista davvero, ed è questo bel volume del 1937:

Rosario cop

Su cui sicuramente qualcuno ha versato lacrime e sudore.

Rosario appunti

Bellissimo! Ovviamente non potevo lasciarlo lì. Non so perché, ma le incisioni di questi vecchi libri mi fanno letteralmente impazzire!

Rosario figura

E’ un buon inizio, ma ci sono ancora un paio di bancarelle…

Seconda preda – Bancarella vicina: tanti documenti e testi di medicina; un volume di fisica e biologia medica, ma niente che mi attiri davvero…

Ohi! Ma questi? Non li hai visti?

Cosa?

Questi!

Osservazioni1

Oh. Santa. Pupazza.

rainbow

Se la prima scoperta mi aveva conquistato questa… Beh, questa mi ha stregato.

Osservazioni dati

E così, dopo meno di due minuti dalla preda precedente, mi trovo tra le mani i dati delle osservazioni meteorologiche dell’Università di Parma degli anni ’30! Ma stiamo scherzando?! Bellissime! Roba da fisico tra le nuvole. Vi faccio notare una cosa interessante, i simboli:

CuSt CuStCi Cu – Etc…

Stanno, rispettivamente, per:

Cumulo – Strato Cumulo – Strato – Cirro Cumulo -Etc…

e sono le stesse sigle che si usano ai giorni nostri per indicare i vari tipi di nuvole.

Non so se riuscite a coglierne il fascino, ma avendo passato giornate a raccogliere dati capisco perfettamente quanto sudore e fatica hanno richiesto e non posso che restarne affascinato. Credo proprio che con me saranno nel posto giusto. Un altro antico vaso, ehm libro, è stato portato in salvo; e siamo a quattro.

Terza preda – Solo una bancarella. Potevo ritenermi soddisfatto, ma anche no: una volta che si caccia, si caccia per bene! Faccio un giretto di perlustrazione intorno al tavolo, c’era un libricino piccolo piccolo, un po’ malconcio; lo apro… Trasudava storia…

Libricino

SBAAAAM!

coooool

Il titolo sarebbe bastato, ma poi giro pagina e scopro che era un libricino ino ino (100 paginette) del 1877. Una dicitura mi colpisce…

“breve epilogo per la scuola primaria”

Il libro probabilmente non è il più pregiato, né di valore, che potessi trovare, ma per queste poche parole da sole valgono l’avventura. Non so eh, magari mi sbaglio, ma da appassionato di didattica mi fa anche un po’ ridere. Ultimamente si parla, ancora e ancora, di migliorare la scuola, di guardarla in modo nuovo… E allora giù a farcirla di tante materie e approfondimenti. Poi uno scopre un libricino così, che ci ricorda che alla fine della fiera non è che ci stiamo poi inventando chissà che se nel 1877 già facevano opuscoli di fisica pensati per le primarie… Ah, che innovatori che siamo. Punto, set, partita. Caccia grossa!

14.30 – Chiudiamo la caccia così posso fare il bilancio.

Sommando le tire di questa mia prima avventura ad inseguir libri per mercatini mi rendo conto di essere stato davvero fortunato. Torno verso casa con una piccola raccolta di dati sperimentali degli anni 30, un testo scolastico dello stesso decennio che per un vero cacciatore di libri varrebbe la giornata e un libricino didattico del 1877.

La fine – Decido che sono soddisfatto e che è finalmente arrivato il momento di tornare verso Castelfidardo per le feste. Prima di andare però Chicco mi dice che dobbiamo assolutamente fare un salto sul tetto di casa. Come tante volte mi è capitato davanti alle sue proposte sono un po’ perplesso, ma lo seguo.

Ascoli 20 marzo 1

Che altro aggiungere?! E’ bello essere tra le nuvole.


Foto profilo
Marco Rosciani

Il fisico, l'originale. Insegnante (ci provo), studente (sempre); distratto e al 100% decaffeinato.


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