Volterra

Mai sentito parlare di Volterra? No?! Allora siete nel posto giusto…

Vito Volterra (1860 – 1940), matematico.

Vito Volterra

Anche lui, come molti dei nostri protagonisti, ha un’infanzia tutt’altro che semplice! Perde il padre quando è ancora piccolissimo e, a causa delle modesta estrazione sociale, lui e la madre sono costretti a trasferirsi presso lo zio. Prima ancora di concludere le scuole dimostrerà di essere dotato di grande predisposizione per le materie scientifiche e grazie alla sapiente guida di uno dei suoi professori continuerà gli studi alla Normale.

Ancora studente, attira l’ attenzione con lavori su funzioni matematiche (che solo per il nome fanno girare la testa) e su altre cosette facili facili. Cosa ci guadagna!? Bah niente, solo una una cattedra presso l’università di Pisa…

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Boom! E in un attimo è CIAONE poveri!

Da qui non si è più fermato: affronta un interminabile elenco di problemi di matematica applicata alla fisica e alla biologia; diverrà promotore e, in molti, casi artefice del potenziamento della cultura scientifica in Italia; durante la Grande Guerra si arruola nel genio militare dove non farà mancare il suo contributo.

Ricoperto di onori (e di oneri), nel 1931, fu uno dei 12 scienziati che si rifiutano di prestare giuramento al fascismo. Isolato e perseguitato dal regime, morirà a Roma senza clamore ne riconoscimenti pubblici; quelli arriveranno solo al termine della guerra. Come chiudere questo brevissimo salto nella storia altrui!? Beh, direi che, come nativo anconetano sono orgoglioso di avere un concittadino così incredibile!


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