Nomi delle nuvole
Introduzione e prime considerazioni su nomi delle nuvole: come e da chi sono assegnati?
Quella qui riportata è l’unione dei primi due post realizzati per la rubrica sui nomi delle nuvole realizzata per la pagina facebook in collaborazione con l’associazione Minerva . Si è iniziato con questi brevi trafiletti per descrivere la nomenclatura ed alcune caratteristiche principali per poi passare ad una descrizione più accurata dei vari tipi di nuvole.
Per gli antichi, gli eterei giganti che popolano il mare sopra le nostre teste erano dèi e spiriti. I loro nomi venivano tramandati e le loro storie trasmesse, perché non si perdesse la conoscenza arcaica della natura. Così, Parianya “nuvola di pioggia” è l’antico dio indiano delle precipitazioni e della vegetazione. Ngai, dio creatore e essere supremo dei Masai, assume forma di nuvola rossa quando è adirato e nube nera se è di buon umore, mentre la capricciosa atmosfera scandinava era personificata dalla dea Frigga che cambiava vestito a seconda dell’umore.[1]
Oggi la scienza usa lo stesso principio. Linneo, grande medico, botanico e naturalista, padre della moderna tassonomia diceva [2]:
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza della cosa”
Con questo stesso principio vengono classificate le nuvole: grazie a nomi condivisi da tutti gli scienziati è possibile descrivere il cielo e cosa sta avvenendo.
Quest’anno, dopo molto tempo, spinti dalla sempre crescente attenzione alle nuvole provocata dai nuovi strumenti tecnologici, il WMO (World Meteorological Organization) ha deciso di raffinare la nomenclatura [3].
Per celebrare questo evento, in collaborazione con Minerva, vi racconterò i nomi delle nuvole, come riconoscerle e le loro principali caratteristiche.
Foto di Andonart
Le nuvole, ad uno sguardo poco attento, possono sembrare tutte uguali: sono tutte fatte d’acqua (nei suoi vari stati) e quasi tutte contengono “impurità” solide o liquide di varia origine. [4] Viene proprio da chiedersi, chi ce li ha dati certi nomi… Ma soprattutto, come?!
CHI. Nel 1803 Luke Howard pubblicò un sistema di classificazione che usava termini latini per descrivere come appaiono le nubi ad un osservatore terrestre. Nel 1887 Hildebrandsson e Abercromby ampliarono il lavoro di Howard creando un sistema molto simile a quello attuale, che fu redatto per la prima volta nel 1975 dal WMO e aggiornato nel 2017. [5]
COME. La classificazione tiene conto delle dimensioni, della forma, della struttura, della consistenza, del colore e del modo con cui la nuvola interagisce con la luce. Sulla base di queste caratteristiche… – ogni nube appartiene ad un GENERE, dieci in tutto, che le distinguono per quota e aspetto generale – ad una nuvola di un certo genere si associa una, ed una sola, SPECIE che descrive la forma e la struttura – scelti genere e specie possono essere aggiunte una o più VARIETÀ che descrivono caratteristiche e peculiarità – al nome completo possono essere affiancate caratteristiche aggiuntive e indicazioni sull’origine o l’evoluzione della nube. [1] [5]
Avremo occasione di descrivere ogni genere e di entrare nei dettagli della nomenclatura, ma se volete farvi un’idea potete trovare una tabella completa sul sito del WMO [6].
Fun fact: l’immagine di Andonart descrivono 9 generi, con una buona accuratezza e corrispondenza nome-forma. E quella povera nuvola BBQ? Beh scopriremo che in qualche modo esiste, ed è una nuvola bistrattata e dimenticata! Povera! Un attimo però, i generi sono dieci… sapete cosa manca?
[1] Gli antichi dèi atmosferici sono raccontati, tra le tante cose, nel bel libro “Cloudspotting”: https://www.amazon.it/Cloudspotting-Una-guida-contemplatori-nuvole/dp/8860884721
[2] Linneo nome latinizzato di Carl von Linné: http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-linneo/
[3] https://www.wmo.int/wmocloudatlas/ICA-New-classifications.html
[4] WMO – nomenclatura [ENG]: https://www.wmocloudatlas.org/principles-of-cloud-classification.html
[5] “Atlante universale delle nuvole”: https://www.amazon.it/Atlante-universale-nuvole-chiamano-classificano/dp/8888997210
[6] WMO – sommario https://www.wmocloudatlas.org/cloud-classification-summary.html